Siamo in piazza contro la guerra ogni settimana da dieci anni.
Il 28 dicembre sarà la cinquecentesima volta.
Abbiamo bisogno di voi: ci appelliamo ad artisti, intellettuali e scienziati perché ci sostengano in questa occasione.
Siamo uomini e
donne, appartenenti o no a gruppi politici ed organizzazioni pacifiste, e da 500
settimane manifestiamo per un’ora ogni mercoledì sui gradini del palazzo ducale
di Genova.
Nel settembre 2001, quando ci fu l'attentato alle torri gemelle, e gli USA
attaccarono l'Afghanistan con il pretesto della caccia a Bin Laden, cercammo un
modo per esprimere il nostro sgomento e la nostra indignazione.
Decidemmo di adottare l ' "ora in silenzio", una modalità di manifestazione già
attuata diverse volte nella storia: per esempio dalle suffragiste statunitensi e
dalle donne in nero di Gerusalemme.
Il palazzo ducale , davanti al quale da allora ci ritroviamo ogni mercoledì
dalle 18 alle 19 , è un luogo particolarmente significativo, e non solo per la
nostra città. E' lì che si è svolto il G8, l'assemblea dagli otto pre-potenti
che si arrogano il diritto di decidere le sorti del pianeta , e che insieme a
migliaia di altri / e avevamo nel 2001contribuito a contestare.
Quando cominciammo, non pensavamo che saremmo rimasti/e in piazza per dieci
anni.
Ma non potevamo certo interrompere la nostra protesta quando l'Italia è stata
direttamente coinvolta nelle operazioni militari in Afghanistan; quando gli USA
hanno aggredito anche l'Iraq (questa volta con il pretesto della ricerca della
"armi di distruzione di massa"); quando anche soldati italiani sono stati
direttamente e pesantemente coinvolti anche in quella guerra, quando il dettato
costituzionale è stato ancora una volta violato con la partecipazione alla
guerra in Libia…
Abbiamo unito la nostra voce a quella di chi denunciava i crimini di guerra di
Israele, ed espresso la nostra solidarietà ai popoli oppressi.
Consapevoli dei limiti dei nostri mezzi, abbiamo distribuito in questi sette
anni ben duecentocinquantamila volantini; con moltissimi passanti abbiamo
discusso, litigato, dialogato.
I governi che si sono succeduti in questi anni non hanno mai mostrato di
accorgersi delle nostre istanze. Ma rimaniamo convinti/e che la guerra non sia
in grado di risolvere alcun problema dell'umanità ma serva solo ad aumentare i
profitti di chi costruisce e vende armi; a mantenere un "ordine internazionale"
disumano; a concentrare nelle mani di pochi il controllo internazionale
dell'economia.
Per questo continueremo a trovarci ogni mercoledì , dalle 18 alle 19, sui
gradini del palazzo ducale
Per una politica internazionale di giustizia e di pace, che impedisca che il 20%
degli abitanti del pianeta si accaparri l'80% delle risorse
Per la riconversione nel civile dell'industria bellica
Perché cessi immediatamente l’assurdità dei tagli alle spese sociali mentre
l’Italia si permette da quasi dieci anni il “lusso di guerre che sono già
costate oltre tre miliardi di euro
Per il ripristino della legalità costituzionale con il ritiro immediato dei
soldati italiani dall’Afghanistan e la cessazione delle operazioni militari
contro la Libia
Vorremmo
sottolineare questa “cinquecentesima volta” con una manifestazione pubblica che
veda la partecipazione di semplici pacifisti/ e, intellettuali ed artisti/e.
Potranno farlo in piazza e/o in una sala pubblica dove ciascuno/a potrà
esprimere, con i mezzi che gli sono propri, il “ripudio della guerra” come
stabilito dalla Costituzione; e richiedere il ritiro dei soldati italiani
dall’Afghanistan e la cessazione delle operazioni militari contro la Libia.
In base alla Sua ed alle altre risposte che riceveremo stabiliremo la data
dell’iniziativa, che vorremmo collocare comunque nel prossimo mese di dicembre
2011. Il Comune di Genova, nella persone dell’assessore Ranieri, ci ha
assicurato il proprio interesse e la propria collaborazione per la riuscita
dell’iniziativa