Agli Amici

Cari amici, qui dico amici
nel senso vasto della parola:
moglie, sorella, sodali, parenti,
compagne e compagni di scuola,
persone viste una volta sola
o praticate per tutta la vita:
perché fra noi, per almeno un momento,
sia stato teso un segmento,
una corda ben definita.

Dico per voi, compagni di un cammino
folto, non privo di fatica,
e per voi pure, che avete perduto
l’anima, l’animo, la voglia di vita.

O nessuno, o qualcuno, o forse un solo, o tu
che mi leggi: ricorda il tempo,
prima che si indurisse la cera,
quando ognuno era come un sigillo.

Di noi ciascuno reca l’impronta
dell’amico incontrato per via:
in ognuno la traccia di ognuno.

Per il bene o il male
in saggezza o in follia
ognuno stampato da ognuno.

Ora che il tempo urge da presso,
e le imprese sono finite,
a voi tutti l’augurio sommesso
che l’autunno sia lungo e mite.


Primo Levi