Da “Documento”

Hanno fuso l’ordigno di guerra con le
mie dita troppo occupate a servirsi
di cibi cannibaleschi e tutto il mondo
è corso a vedere.

Pene infranto e rotta condotta sono
lì a farvi da guida: l’esperienza è
maestra degli svogliati, i poveri d’immaginazione
che rotolandosi nell’aldilà hanno voluto

imprigionarvi. Voglia di fare temprata
da consuetudini che hanno invece tremebonde
pratiche: quelle di non sapere dove
le hanno lasciate.

Ed è il dovere a farti strada come fosse
una sbiadita lanterna e spaccata che
nulla illumina salvo che il tuo piede
che sbaglia.

Gli aeroplani hanno cominciato a sparare
sulla folla poi hanno tradito così come
è normale nella pioggia di ogni giorno
e anche la sera.

Ogni giorno tentano un tranello e ogni
giorno torna la purezza e ogni notte
mettono in dubbio quello che hanno fatto
di giorno.

Di giorno sognano; di notte vegliano;
il pomeriggio dormono; la mattina pregano.

Pregano che non se ne andrà così presto
la vita che ha nascosto la morte per
tanto tempo finché un giorno ritrovarono
la notte stesa come un morto.

Amelia Rosselli