di Antonio Mazzeo
È
uno dei paesi più poveri del continente africano:
strangolato dai debiti contratti per alimentare un lungo
e sanguinoso conflitto interno, il Ciad è al centro di
una drammatica crisi socio-economica. L'aspettativa di
vita dei suoi 11,5 milioni di abitanti è di appena 49,6
anni; la mortalità infantile sotto i 5 anni è del 209? e
il tasso di alfabetizzazione degli adulti è di appena il
33,6%. Ciononostante il regime di N'Djamena è pronto a
sborsare più di 106 milioni di dollari per acquistare
due esemplari dell'aereo di trasporto tattico C-27J "Spartan"
prodotto dall'italiana Alenia Aermacchi (gruppo
Finmeccanica).
L'accordo è stato annunciato a Roma dalla Direzione
armamenti aeronautici del Ministero della difesa e
includerebbe la fornitura di un anno di supporto
logistico, di parti di ricambio (due anni), due kit di
protezione balistica, un kit di ricerca e soccorso e uno
di evacuazione medica.
Lo "Spartan" è in grado di effettuare molteplici
missioni militari tra cui il trasporto truppe, merci e
sanitario, il lancio di materiali e di paracadutisti, la
ricerca e il soccorso ed il supporto alle operazioni di
protezione civile. Può imbarcare sino a 60 fanti o 46
paracadutisti, ha una velocità di crociera di 583 Km/h e
un raggio di azione compreso tra i 4.260 e i 5.926 Km, a
secondo del carico trasportato. "Questo velivolo
garantisce solidità, capacità di resistenza in ambienti
ostili, affidabilità e manovrabilità senza paragoni",
recita la brochure illustrativa di Alenia Aermacchi.
"Grazie al vano cargo più capiente della sua categoria,
lo Spartan è in grado di trasportare 11 tonnellate di
carico e operare senza difficoltà su piste brevi e
accidentate in aree remote, senza alcun supporto
esterno. Con motori e propulsori identici a quelli del
C-130J, il C-27J è completamente interoperabile non solo
con questo modello, ma anche con altri mezzi di
trasporto militari".
Lo "Spartan" è stato progettato a partire dall'aereo da
trasporto G.222 di Alenia Aeronautica. In vista di una
sua possibile vendita alle forze armate Usa, nel 1997 la
società italiana costituì con il colosso statunitense
Lockheed Martin la joint venture Lockheed Martin Alenia
Tactical Transport Systems (LMATTS). Dieci anni dopo
però Lockeed Martin preferì presentarsi autonomamente
alla gara di Us Army e US Air Force con il proprio
C-130J e l'accordo con Alenia fu revocato. Per
conquistare il mercato internazionale con il C-27J,
l'azienda Finmeccanica si è dovuta rivolgere poi ad
altri due grossi gruppi statunitensi, Boeing e L-3
Communications Integrated Systems, con cui ha costituito
la Military Aircraft Systems (GMAS).
Acquistando i due velivoli cargo, le forze armate del
Ciad potranno estendere minacciosamente il loro raggio
d'intervento al Mediterraneo e all'equatore, coprendo
un'area dell'Africa caratterizzata dai sempre più
numerosi conflitti e dalla crescente pressione militare
di Stati Uniti, Unione europea e Cina. Ovviamente gli "Spartan"
potranno essere utilizzati anche sul fronte interno, per
rafforzare l'autorità e il controllo militare nelle
regioni più periferiche di un paese che non ha mai
brillato per democrazia o rispetto dei diritti umani.
Dopo il ritiro nel dicembre 2010 della missione Onu di
peacekeeping (Minurcat), nel febbraio e nell'aprile
2011, in Ciad sono state organizzate, rispettivamente,
le elezioni legislative e quelle presidenziali. Queste
ultime sono state boicottate dall'opposizione per la
"scarsa" agibilità democratica e hanno visto la scontata
rielezione del discusso presidente Idriss Déby Itno.
"Il governo del Ciad ha mantenuto in vigore la pena di
morte", denuncia Amnesty International nel suo ultimo
rapporto annuale sui diritti umani. "Nel paese sono
aumentati i casi di arresti e detenzioni illegali, così
come di tortura, aggressioni ai danni di difensori dei
diritti umani, giornalisti e sindacalisti. Stupri e
altre violenze nei confronti di donne e ragazze sono
stati frequenti. Le condizioni nelle carceri sono
difficili ed equiparabili a trattamento o pena crudele,
disumana o degradante. Le strutture di detenzione sono
sovraffollate e i prigionieri spesso non hanno avuto
accesso ad adeguati servizi medici e ad altri servizi di
base".
Secondo Amnesty International, in Ciad è pratica diffusa
la tortura da parte della polizia, della gendarmeria e
dei membri dell'agenzia per la sicurezza nazionale (Ans).
"Funzionari ciadiani e membri di gruppi armati
responsabili di gravi violazioni dei diritti umani, come
uccisioni illegali, stupro e altre torture, hanno
continuato ad agire nell'impunità e le vittime non hanno
ricevuto assistenza", aggiunge l'organizzazione. Alla
vigilia del voto presidenziale, Idriss Déby Itno ha
concesso l'amnistia per i reati commessi da membri di
gruppi armati, alcuni dei quali sospettati di aver
commesso reati ai sensi del diritto internazionale.
"Il 15 giugno 2011, il Ciad e le Nazioni Unite hanno
firmato un piano d'azione sui minori affiliati alle
forze armate e i gruppi armati, per porre fine al
reclutamento e all'impiego di bambini soldato", annota
Amnesty. "A fine anno non era chiaro se l'attuazione del
piano d'azione fosse stata però avviata".
Altrettanto critico il giudizio dell'Alto commissariato
Onu per i diritti umani. "Il Ciad si trova a un crocevia
per lo stato dei diritti umani in un contesto segnato
ancora da molte zone d'ombra", ha dichiarato il
vice-commissario Kyung-wha Kang al termine di una visita
nel paese africano, lo scorso mese di aprile. Per l'Onu,
il governo deve risolvere assolutamente alcune questioni
chiave, come la riforma del sistema giudiziario
("caratterizzato da una carenza di capacità e di risorse
ma anche dall'assenza di indipendenza"), la lotta alla
violenza contro le donne, la "fine dell'impunità e la
tutela di chi è vittima di espulsioni forzate", la
"risposta umanitaria alla crisi alimentare e in ogni
progetto di sviluppo a medio-lungo termine".
Il Ciad non è il primo acquirente del C-27J "Spartan" di
Alenia Aermacchi. In ambito Nato, l'aereo da trasporto è
stato acquistato dalle forze armate di Italia, Stati
Uniti, Grecia e Romania ed è utilizzato particolarmente
nel teatro di guerra afgano. Un certo interesse per il
velivolo è stato espresso pure da Australia, Bulgaria,
Lituania e Messico. È tuttavia nel continente africano
che l'azienda italiana spera di ottenere altre
importanti commesse. In lista d'attesa ci sono Libia e
Nigeria, mentre quattro C-27J sono stati consegnati di
recente all'aeronautica militare del Marocco. L'accordo
del valore di 130 milioni di euro ha compreso anche un
kit di trasformazione rapida per trasporto personalità e
la dotazione dei velivoli della "protezione balistica".
Nell'autunno del 2009 la Defense Security Cooperation
Agency (DSCA) degli Stati Uniti d'America ha
formalizzato il trasferimento al Ghana di quattro "Spartan"
in regime di Foreign Military Sales, le forniture
dirette ai paesi stranieri del governo americano. Oltre
ai velivoli, il Ghana ha ottenuto pure dieci motori
Rolls-Royce AE2100 ed altri equipaggiamenti militari
(sistemi di contromisure AN/ALE-47, sistemi integrati di
comunicazione VHF/UHF AN/ARC-210, apparati di
identificazione AN/APX-119, ecc.). Costo totale 680
milioni di dollari. In passato il paese africano aveva
acquistato altri velivoli di produzione italiana come
gli addestratori Aermacchi MB.326 ed MB.339 e gli
elicotteri Agusta A109.
In Africa, Alenia Aermacchi è ormai una delle più
affermate fornitrici di sistemi per la guerra aerea. Ad
oggi ha consegnato alle aeronautiche militari locali
oltre 750 velivoli tra addestratori SF-260 ed aeromobili
da trasporto tattico G-222 e C-47J. Solo al Sud Africa
sono stati venduti più di 250 velivoli da addestramento
e da attacco leggero MB-326 in varie versioni. I
velivoli sono stati costruiti su licenza nel paese e
sono stati denominati "Defense Security Cooperation
Agency" e "Mk II".
Lo scorso settembre, per promuovere "Spartan",
pattugliatori marittimi, caccia-addestratori e velivoli
da trasporto regionale del tipo ATR-42, ATR-72 e
SSJ-100, Alenia Aermacchi ha partecipato a Pretoria al
Salone "Africa Aerospace & Defence 2012", la principale
fiera espositiva di sistemi aerospaziali militari del
continente nero. Durante l'evento, l'azienda ha siglato
un Memorandum of Understanding con l'industria
sudafricana Denel SOC, in vista di una collaborazione
per programmi di manutenzione, supporto logistico,
trasformazione di velivoli passeggeri in cargo e la
produzione di componenti e aerostrutture.
"Si tratta di un significativo riconoscimento della
posizione di Denel quale industria della difesa leader
in Africa e partner chiave per le società che vogliono
accrescere la propria presenza nel continente", ha
commentato l'amministratore delegato dell'azienda
sudafricana, Riaz Saloojee. Tra gli ospiti d'onore al
salone dei mercanti di morte di Pretoria, il
sottosegretario alla difesa, Filippo Milone. Nonostante
le tempeste giudiziarie, Finmeccanica è sempre ragion di
Stato.
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