Comunicato della campagna “Taglia le ali alle armi”
"Taglia le
ali alle armi":
sugli F-35 l’ennesimo rinvio
Il Dibattito parlamentare avuto grazie alla nostra mobilitazione di 4 anni
Il risultato del dibattito parlamentare non ci soddisfa: la nostra richiesta è sempre quella della cancellazione del programma e di un ripensamento complessivo della spesa militare italiana
Oggi il Parlamento ha deciso l’ennesimo rinvio: la mozione della maggioranza di Governo, votata da 381 Deputati impegna il Governo a non procedere a nessuna fase di ulteriore acquisizione senza che il Parlamento si sia espresso nel merito. E’ un primo passo, ma non è sufficiente.
Il
Parlamento avrebbe potuto fare oggi
la cosa giusta:
decidere la cancellazione del programma, oppure una sospensione immediata e
definita nel tempo. E avrebbe potuto decidere oggi l’istituzione di una
Commissione di indagine. In questo modo avrebbe tenuto conto delle richieste
avanzate da quattro anni dalla campagna Taglia le ali alle armi e dalle migliaia
di cittadine e cittadini che in questi anni hanno sostenuto le sue iniziative
chiedendo che le scarse risorse a disposizione venissero impiegate per
finanziare la creazione di posti di lavoro, scuole, asili e servizi sociali. Non
è stato così.
Senza l'elemento temporale della sospensione e senza prevedere di fornire al
Parlamento i dati veri sul programma F-35 (non solo la voce della Difesa come
avvenuto in passato) non si va incontro ai
cittadini che in queste ore gridano su tutti i social network la loro
contrarietà a questo progetto.
Un dispositivo come quello approvato - senza ulteriori dettagli su tempi e
procedure - lascia spazio ad una
pausa
"estiva"
con il rischio di arrivare all'autunno e riprendere a firmare contratti
d'acquisto per l'F-35.
La posizione della campagna "Taglia le ali alle armi" rimane quella che ha dato vita alla mobilitazione e che chiede la cancellazione della partecipazione italiana al programma di realizzazione dell’aereo Joint Strike Fighter F-35, cancellazione che è stata chiesta oggi in Parlamento con la mozione "Marcon, Spadoni, Beni, Sberna" (presentata da SEL, M5S e alcuni pezzi di PD e SC) che la prevedeva esplicitamente. Richiesta alla quale si sono associate le migliaia di cittadini che in pochi giorni si sono mobilitati per sottoscrivere l'appello di "Taglia le ali alle armi" (firmato anche da personaggi come Roberto Saviano, Umberto Veronesi, Cecilia Strada, Gad Lerner, Riccardo Iacona, Chiara Ingrao, don Luigi Ciotti) inondando le mail e le bacheche social di tutti i Deputati.
Senza
l'azione continuata ed approfondita della nostra Campagna non si sarebbe
arrivati a questo punto
con il Parlamento ed il Governo obbligati dai nostri dati e dalla pressione
popolare a confrontarsi seriamente sulla questione dei caccia F-35. Ricordiamo
che le nostre stime sui costi (14 miliardi per l'acquisto e 52 per la piena vita
del programma) sono quelle ormai unanimemente riconosciute come base per la
discussione, e che nessuno ora - di fronte a tutte le problematiche che il
caccia continua a presentare - può bollare la nostra azione come ideologica e
semplicistica. E' anzi stato il Ministero della Difesa a dover riconoscere, nel
corso di questi anni, i numerosi
errori
e
sottovalutazioni
compiuti
nel presentare al Parlamento i numeri del programma (in particolare quelli
relativi al ritorno occupazionale e tecnologico).
Lo diciamo
fin dal 2009:
l’acquisto dei bombardieri F-35 non deve essere visto come una mera
contrapposizione tra pacifisti e militari, ma è una questione politica che
riguarda tutti i cittadini e il futuro del Paese. Ciò sia per l'impatto
finanziario del programma che per la sua valenza strategica e di prospettiva:
che tipo di sicurezza vogliamo per le famiglie italiane? Quella garantita da
welfare, sanità, politiche del lavoro o quella di armamenti inutili e costosi?
La Campagna "Taglia le ali alle armi" rivendica quindi il successo della propria
azione per essere riuscita ad investire il Parlamento, luogo principe della
nostra democrazia, di questo importante tema. Ritiene che quello fatto in
Parlamento oggi sia
un
primissimo passo non sufficiente e continuerà a battersi per la cancellazione
del programma.
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La petizione online e i documenti della Campagna “Taglia le ali alle armi” contro la partecipazione italiana al progetto F-35 sono raggiungibili all'indirizzo
Ulteriori informazioni sulla campagna si possono trovare anche sui siti delle organizzazioni promotrici:
www.perlapace.it (Tavola della Pace) – www.sbilanciamoci.org (Campagna Sbilanciamoci!) - www.disarmo.org (Rete Italiana per il Disarmo).
Per contatti stampa
Sbilanciamoci!: info@sbilanciamoci.org - 06 8841880 - 349/0806967
Rete Italiana per il Disarmo: segreteria@disarmo.org – 328/3399267
Tavola
della Pace - Ufficio Stampa - cell. 335.1401733
stampa@perlapace.it 075/5734830