Quindici famiglie di coloni hanno occupato nella notte tra mercoledì e giovedì una casa palestinese ad Hebron, vicino alla Moschea di Abramo.
I coloni affermano di aver acquistato la casa dal suo proprietario palestinese. L’abitazione, situata vicino al parco giochi della Ibrahimi School, appartiene alla famiglia Abu Rajab. I coloni, che hanno ribattezzato la casa “Beit Hamachpela”, hanno detto di aver comprato la casa dal suo proprietario utilizzando il nome del nipote del proprietario come venditore. Padre e nipote hanno lo stesso nome, ma il nonno è il solo intestatario della proprietà.
Baruch Marzel, leader della destra e colono a Hebron, ha commentato l’occupazione: “Questo è un punto di riferimento del Likud: gli ebrei possono comprare case in Israele o dobbiamo cercare scuse per trasferire gli ebrei dalle loro abitazioni? L’edificio è stato acquistato. A Migron hanno detto che la terra è proprietà privata araba. Cosa diranno ora?”.
Marzel è un ebreo ortodosso nato negli Stati Uniti e leader del partito Jewish National Front. Si presenta come il braccio destro del rabbino Meir Kahane ed è stato portavoce dell’organizzazione statunitense di rabbini Kach per dieci anni fino a quando in Israele e Stati Uniti l’hanno dichiarata organizzazione terroristica.
I membri della Knesset Ze’ev Elkin e Aryeh Eldad hanno accolto i coloni nella casa occupata. “Land of Israel”, lobby nel parlamento israeliano, ha pubblicato una dichiarazione dove dichiara di voler “ricordare ai membri della Knesset che il governo è impegnato nello sviluppo di Hebron a seguito della decisione di agire a favore della sicurezza e della creazione ad Hebron di una comunità ebraica e di chiamare il parlamento a sostenere i residenti
La lobby Land of Israel organizza i controversi “tour” di Hebron, avviati dal Ministero israeliano all’Educazione. Il nuovo programma fino ad ora è stato diretto solo agli studenti delle scuole nel distretto di Gerusalemme, ma la scorsa settimana Sa’ar ha annunciato che saranno aperti a tutti gli studenti del Paese.
Le visite ad Hebron sono parte del programma di visite del Ministero nell’obiettivo di rafforzare “i valori ebraici e sionisti”, visite che includono gite nei siti archeologici nella colonia di Shiloh a Silwan, organizzate in cooperazione con Elad, l’associazione dei coloni di Gerusalemme Est.
Fino ad oggi circa 2000 studenti laici e 1000 religiosi delle scuole superiori israeliane hanno visitato la Tomba di Abramo, nota anche come Tomba dei Patriarchi, e la colonia di Beit Hadassah. Il programma non è ancora obbligatorio, ma gli insegnanti sono convinti che lo diventi.
Giovedì 23 marzo, il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNCHR) ha votato a favore di una missione di inchiesta sulle colonie israeliane. La missione sarà la prima indagine internazionale sull’impatto che le colonie in Cisgiordania, Gerusalemme e Golan hanno sui diritti dei palestinesi. La risoluzione è stata adottata con 36 voti a favore e 10 astensioni. Mentre Spagna e Italia si sono astenuti, gli Stati Uniti sono stati gli unici a votare contro.
Thursday, 29 March 2012 08:24 Jordan Valley Solidarity (Alternative information Center)
Lunedi 26 marzo le forze di occupazione israeliane (FOI) hanno demolito 4 case e 12 baracche di animali nella valle del Giordano.
Alle 8 di mattina, 4
veicoli militari
israeliani, 2 jeep
dell'amministrazione
civile e 2 bulldozer
sono entrati nella
comunità palestinese
di al Himma ed hanno
dichiarato l'area
zona militare chiusa
prima di demolire la
casa di Mahmoud
Alwad, dove viveva
con la moglie e i
suoi 4 figli.
Le FOI hanno proseguito fino alla casa di Abed Rabo Mohammed Ben Abdullah Odi, nella stessa comunità. Abed ha ricevuto un ordine di demolizione nel mese di novembre ed il giudice stava ancora esaminando il suo appello quando sono arrivate le FOI ed hanno demolito due immobili dove viveva una famiglia di 11 persone. Il membro più piccolo è un bambino di soli 2 mesi. I soldati hanno vietato alla famiglia di prendere i loro effetti personali. In seguito hanno continuato a demolire casa appartenente alla famiglia di Ben Odi e 4 baracche per animali.
Alle 10:00 le FOI
hanno distrutto la
casa di Mohammed
Majid Hamed
Daragemeh che viveva
con la moglie e 7
figli. Hanno anche
distrutto la baracca
dove la famiglia
teneva gli animali.
Le FOI hanno
proseguito lungo la
strada sterrata
della piccola
comunità ed hanno
demolito la casa di
Suliman Ahmed Nagi
Dibik che viveva con
la moglie e i suoi 6
figli. Hanno anche
demolito il
capannone dove la
famiglia teneva gli
arnesi di lavoro.
Il villaggio di Al-Hammi nella Valle del Giordano settentrionale è costruito su un terreno privato ed esisteva già prima dell'occupazione del 1967. Ora vi vivono 16 famiglie ma a loro viene proibito avere accesso all'acqua corrente nonostante ci siano i tubi della compagnia israeliana statale Mekorot che passano attraverso la comunità. E lo stesso vale per i tralicci israeliani dell'elettricità, che attraversano la comunità, ma sono ad uso esclusivo dei coloni israeliani. La comunità beduina di Al Hammi vive in modo tradizionale e si basa sull'allevamento degli animali e sulla produzione di formaggio e yogurt. In meno di 2 ore, le forze di occupazione israeliane hanno distrutto 4 case lasciando 34 persone (tra cui 26 bambini) senza un tetto sopra la testa.
Alle 11:00 le forze israeliane sono entrate nel villaggio di al-Farisiya e hanno distrutto due baracche per gli animali di proprietà di Abdullah Ali Johadi. Queste strutture erano già state demolite lo scorso ottobre e poi di nuovo l'8 marzo 2012. Inoltre le FOI hanno distrutto alcuni terreni agricoli di proprietà della famiglia Johadi Abdullah ed hanno ordinato di abbandonare la terra e di andare a Tubas (area urbana palestinese), avvertendolo che se fosse rimasto sulla sua terra sarebbe stato ucciso.
Verso le 11:30 le
FOI hanno demolito
le baracche del
fratello, Husein
Johadi Abu Mazen.
Sua moglie ha
commentato: "Questa
terra serve solo
come pascolo per gli
animali e i soldati
israeliani sono
venuti a
distruggerla.
Vogliono essere i
padroni di tutto”.
"Ottomani,
britannici,
giordani, tutti
hanno occupato
questa terra prima
ma nessuno Stato ci
aveva mai trattato
così".
Le FOI hanno anche
demolito due
baracche per gli
animali e un
magazzino degli
attrezzi di
proprietà di
Suleiman Abdallah
Mahmoud Bsharat a
Khirbet Humsa. Il 12
gennaio 2012, le FOI
avevano già
distrutto la stessa
struttura dove la
famiglia Bsharat
teneva 300 pecore.
Khirbet Humsa si
trova nel centro
della valle del
Giordano e ci vivono
9 famigli
Tradotto in italiano da Marta Fortunato per l'Alternative Information Center (AIC)